Beat Thang

di Paolo Dj Fresella Colacicco

Prima impressione

Finalmente è arrivato ! Qui alla Nut Academy sono riuscito a mettere le mani su di un prodotto che fino a poco tempo fa sembrava solo una trovata pubblicitaria, qualcosa che dovesse distrarre gli attuali e futuri producers dalle blasonate case produttrici di controller e beat station , infatti appena mi hanno consegnato la scatola ho esclamato “ Ma allora esiste! “. Sto parlando del Beat Thang un prodotto della Beat Kangz Electronic. Sul web se ne è parlato tantissimo molti i video su youtube girati da artisti di vario calibro del genere hip hop e non solo, che hanno prestato la propria immagine per pubblicizzare questa nuova portable production system.

La confezione si presenta classica con l’hardware rappresentato sulla scatola e all’interno oltre al beat thang , in dotazione un alimentatore, una cavo USB, un manuale di quick start e un talloncino con le istruzioni su come scaricare una copia di BTV – Beat Thang Virtual e una library sound pack dal sito ufficiale. Il BT ad una prima occhiata si presenta molto compatto 28 x 21 x 7cm ed è pesante quasi 2,7 Kg. con una struttura completamente in acciaio nero.

Back Panel

Iniziamo a dare un occhiata al pannello posteriore del BT prima di collegarlo.A partire da sinistra verso destra troviamo un aggancio Kensington Lock per mettere in sicurezza il nostro hardware e non farcelo rubare da male intenzionati, un led di tre colori ci indica lo status di caricamento della batteria a litio integrata, il tasto di accensione seguito dall’ingresso dell’alimentazione AC . Due slot SD card e una porta USB per collegare un eventuale drive esterno, pennina o hard disk che sia.

Una porta Standard USB di tipo “B” per collegare tramite cavo il BT al computer. Standard 5-Pin DIN Midi IN/OUT , (fig4) ingresso jack Foot Switch , 2 uscite cuffie da 1/4” con volumi regolabili separatamente, 2 uscite audio bilanciate da 1/4”. Il BT dispone addirittura di un ingresso/stereo Line XLR (Neutrik style combo jack) per collegare un eventuale strumento e/o microfono supportato da l’alimentazione +48 phantom indicata da un led in basso, ed in fine troviamo un knob per la regolazione del livello d’ingresso.

Top Panel

Il pannello frontale a mio avviso è ordinatissimo e di facile intuito, bastano pochi minuti per capire subito dove mettere le mani, nonostante ci siano ben 56 tasti retro illuminati blue. Il BT al centro ha un display a matrice attiva TFT a colori da 3.5 pollici fisso e non regolabile in inclinazione ,sotto al quale ci sono 4 pulsanti “Soft Keys” che controllano le indicazioni del software. Sul lato sinistro del display troviamo la prima fila di 4 pulsanti verticali che rappresentano la “Mode Selection” SONG / PATTERN / KIT / INST per gestire le varie funzioni del menù principale, mentre dal lato opposto destro del display, 5 pulsanti verticali che formano la “EFX Selection” FREAK / DELAY / VERB / BANG / BLANG questi tasti danno accesso ad una serie di effetti Choruses, Flanges, Filtri, Delay, e Eq, compressione e Limiting con la possibilità di modificare nel dettaglio ogni singolo parametro schiacciando EDIT+ il tasto relativo. Tutto ciò non vale per la funzione BLANG, che schiacciata più volte disattiva la retro illuminazione o ne regola l’intensità, con ben 5 modalità , Totalmente spento , retro illuminato solo la funzione utilizzata, illuminazione blanda, illuminazione intensa con solo la funzione in uso spenta e totalmente accesa.

All’estrema destra e sinistra notiamo due modelli di knob gommati molto particolari con due bottoni a testa, tramite i quali possiamo selezionare le librerie, gestire dati e navigare velocemente all’interno del software del BT.
Al centro del pannello frontale troviamo i tasti funzione EDIT / SAVE / EXIT/ UNDO / INS-COPY / DELETE / EXPORT che permettono velocemente di accedere alle funzioni di editing studio.

SYSTEM per accedere alle funzioni avanzate e poter settare la sensibilità dei pad , le funzioni footswitch , canali Midi e relativo clock , latenza e altre funzioni per collegare la periferica via cavo USB o al Plugin Virtuale. VOLUMES tasto che da accesso rapido ai volumi in ingresso compreso l’attivazione della Phantom +48 e in uscita ai volumi separati delle 2 uscite cuffie e ovviamente il (Main Output) uscita generale. Al centro ci sono i tasti per gestire la sezione TRANSPORT di facile accesso START / STOP / RECORD e i tasti di avanzamento sono messi in bella mostra seguiti dai TRACK BUTTONS (16 tracce) 9 tasti in totale di cui il nono tasto 9/16 passa dalle tracce 1-8 alle successive 9-16 e successivamente troviamo, sezione MIXER dove è possibile gestire il mixer interno delle singole tracce quindi il volume, e la funzione di MUTE e SOLO attivabile in modo veloce tenendo premuto il tasto rispettivo più il numero della traccia nella sezione tracks.In fine nella parte bassa del pannello frontale troviamo la zona dedicata alla vera e propria produzione 13 PADS posizionati in orizzontale a formare un ottava di tastiera con un tasto TEMPO (tap tempo) sul quale si può battere in 4 tempi il BPM desiderato modificandolo a proprio piacimento ed in fine le funzioni non meno importanti ROLL e HOLD . Il primo per un effetto di rollio dei campioni legato alla quantizzazione e il secondo tiene il sample in esecuzione bloccandolo in loop, basta premere il pad e premere hold per riattivare la funzione e ripremere di nuovo hold per disattivarla.

Il Software

Il sistema operativo che gestisce il BT è basato su linux e tranne per l’avvio che impiega ben 35 sec. circa, le rimanenti operazioni compreso il caricamento dei Kit restano accettabili. Ad un primo giro sembra non molto intuitivo ma bastano poi un paio di ore di pratica e alcune operazioni risulteranno automatiche grazie anche ai tasti posti in corrispondenza del display. I menù sono molto chiari, sia la gestione / editing dei samples sia dei pattern risulta comoda. Anche il mixer per il controllo dei volumi e degli effetti è veloce e chiaro, si passa facilmente da una traccia all’altra. Dalla modalità “KIT” è possibile caricare oltre 3000 samples già presenti in memoria ed è possibile assegnare fino a 16 layers per ogni singolo pad. Ogni livello o layer puo’ essere modificato singolarmente per volume,pan, pitch da -24/24 il trigger con retrigger / one shot / gate, Cut off 0/127, risonanza 0/127 ed addirittura personalizzare graficamente dal display le funzioni di ADSR (Attack-Decay-Sustain-Release).

La rappresentazione grafica dell’onda del campione risulta chiara e veloce da gestire con la funzione di “autochop” taglio automatico del campione.Disponibili anche funzioni di editing come il reverse,trim,normalize,time stretching e pitch shifting. Interessante la funzione “Keyspan” che sulla singola nota o pad puo fare un traspose di nota da un root key prestabilito.
Utilizzare il sequencer è estremamente semplice e chiunque abbia usato prima anche una daw sa come comportarsi. Basta impostare la traccia, il tempo riportato in BPM selezionare il numero della lunghezza delle barre, la quantizzazione e la modalità di registrazione Overdub o Replace, ovviamente è possibile accedere anche ad altre funzioni come quella di swing, pre-roll ,scegliere se utilizzare il metronomo in registrazione, in esecuzione brano e registrazione o spegnerlo del tutto. Cosa da non sottovalutare, la possibilità da 0 a 127 di regolare il volume del metronomo.

Gli Effetti

Il BT possiede di suo già degli effetti di buona qualità, per accedere ai quali basta tenere premuto il tasto EDIT e schiacciare uno dei 4 tasti di lato al display (FREAK- DELAY -VERB -BANG).
Da qui possiamo gestire ogni parametro del singolo effetto. Tra gli effetti ne cito alcuni: Chorus, Flanger, Reflector, vinyl effect, HPF,LPF,Phaser, Moog Voltage control, Delay limiter e compressori.

Il Campionamento

Il BT possiede di suo ben 256 MB di ram per campionare bisogna procurarsi un cavo stereo TRS da 1/4 perché non possiede linee d’ingresso L/R separate ma un ingressoStereo/line XLR (Neutrik style combo jack) .In fase di campionamento il display ci indica il tempo disponibile, la lunghezza del campione, e tramite un led meter L/R grafico possiamo tenere d’occhio il volume d’ingresso e regolare il gain dell’input, la profondità di Bit 16/24 la configurazione di registrazione mono/stereo e
gli effetti. Può essere collegato un microfono diretto e quest’ultimo se a condensatore può essere alimentato tramite Phantom +48v. Di lato all’ingresso un knob per la regolazione immediata del volume di acquisizione.

BTV Virtual Software

Come già detto in precedenza in dotazione con il Beatthang viene distribuito anche il virtual software . Il plugin in questione ( ver.2.3.0 ) gira a 32-bit sia su Mac che su Pc. E’ la copia perfetta del BT e può’ essere utilizzato nelle varie Daw sotto forma di AU o VST o semplicemente aperto in Stand-alone e suonarlo con un qualsiasi controller midi. Il software è la precisa riproduzione in digitale dell’hardware la grafica è davvero eccellente. E’ possibile caricare librerie scaricabili e acquistabili dal sito e campioni propri per editarli. La funzione BLANG anziché cambiare la luminosità come nel modello fisico, qui ti permette di accedere a delle skin per rendere il plug-in più accattivante. Il plug-in è acquistabile anche separatamente dall’hardware.

Conclusioni

Non mi dilungherò tanto, anche perché queste sono macchine che o si amano o si odiano nel giro di pochi secondi.
Iniziamo a parlare del manuale in dotazione. Se speravate di dedicarvi a passare nottate a studiarvi il BT abbandonate subito questo pensiero. In dotazione un manualetto di 20 pagine molto scarno in lingua inglese, ma non disperate, i signori della Beat Kangz Electronic si sono fatti subito perdonare dedicando un intero sito con tutorial dettagliati delle varie operazioni, una vera e propria Beatthang university ( http://www.learnbeatthang.com/ ).Esteticamente é fantastico la struttura in alluminio la rende una workstation importante e non un giocattolo, vedere quelle luci blue è già di suo spettacolare. Le librerie in dotazione danno accesso a infinite combinazioni e credetemi c’è tantissima roba di altissima qualità,i produttori Hip Hop, Trap , Tecno resteranno sazi sicuramente. Durante il test ho provato ad utilizzare il BT con il massimo dell’illuminazione, caricando ,editando e suonandolo. Solo dopo un paio di ore la batteria ha richiamato la mia attenzione. I pads “troppo” vicini tra loro rispetto al resto degli altri controller a mio parere sono solo un vantaggio per tricks ed evoluzioni, certo c’e bisogno di allenarsi, sopratutto se lo si vuole portare in un setup dal vivo. Avrei preferito trovare un knob diretto per regolare direttamente il volume master e magari anche per le cuffie senza dover accedere necessariamente al menù di gestione, questo sopratutto per praticità durante un live. Il BT ha le carte in regola per dare filo da torcere al resto dei portable production system per la sua completezza e versatilità ,staremo a vedere…alla prossima.